Domande frequenti (FAQ)

Spesso ci vengono poste le stesse domande inerenti all’acciaio per molle. Per questo motivo abbiamo deciso di raggrupparle qui e di fornire delle risposte da diverse prospettive. Lo facciamo sulla base delle nostri migliori conoscenze, tuttavia non ci assumiamo alcuna responsabilità per eventuali errori.
Nel caso in cui abbiate dei suggerimenti da proporci o domande aggiuntive, potete inviarci una mail al seguente indirizzo di posta elettronica info@stahlbecker.com.
Il vostro team Stahl-Becker vi augura buona lettura

L'acciaio per molle è magnetico?

Tutti gli acciai per molle al carbonio sono magnetici. L’acciaio per molle inossidabile con il codice del materiale n. 1.4310 è, anche se inossidabile, leggermente magnetico. Il magnetismo in questo caso viene provocato dal processo di laminazione a freddo.

È possibile convertire la durezza di un materiale in resistenza alla trazione?

Esistono delle tabelle di conversione. Sostanzialmente si tratta di valori di riferimento.
Potete trovare qui una tabella di riferimento.

Qual è la differenza tra acciaio per molle inossidabile e acciaio per molle normale?

Oltre alla resistenza alla corrosione e agli acidi la differenza principale tra i due materiali consiste nel modo in cui le caratteristiche elastiche vengono raggiunte. Nel caso di acciaio al carbonio si ottengono tramite trattamento termico, mentre nel caso di acciaio inossidabili si ottengono tramite processo di laminazione a freddo.

Qual è la resistenza alla trazione adatta per la mia applicazione?

Elevate resistenze alla trazione vengono spesso usate quanto il pezzo viene sottoposto solo a una leggera lavorazione meccanica ed è necessaria un’elevata resistenza per l’applicazione. Nel caso in cui il pezzo debba essere ulteriormente lavorato meccanicamente o piegato spesso si utilizza una nastro non temprato e il pezzo viene temprato dopo la lavorazione. Se il pezzo deve essere inossidabile, la resistenza alla trazione minima disponibile è di 1100-1300 N/mm².

Quanto si può piegare l’acciaio per molle?

Ci sono dati per i nastri di acciaio per molle inossidabili solo nella norma dei materiali in cui si indica con che raggio di piegatura può essere piegato il nastro. Tale tabella è contenuta nella nostra scheda tecnica nastro di acciaio per molle 1.4310. 

Nel caso di filo di acciaio inossidabile nella norma EN 10270-3 tramite la prova di piegatura (cap. 6.4.5: Il filo di acciaio viene curvato a U attorno al mandrino con un determinato diametro) viene stabilito il raggio di piegatura minimo che non provoca danni al filo di acciaio:

- da 3 a 6,5 mm di diametro del filo: diametro del mandrino >= 2 x diametro del filo

- oltre i 6,5 mm diametro del filo: diametro del mandrino >= 3 x diametro del filo

Per materiali al carbonio non ci sono indicazioni nelle norme.

Come si riconoscono i nastri di acciao per molle inossidabili?

L’acciaio per molle inossidabile è quasi impossibile da distinguere solo dal punto di vista ottico dai nastri di acciaio per molle. Anche l’esame con un magnete non è sicuro al cento per cento, in quando anche i nastri di acciaio per molle sono leggermente magnetici a causa del trattamento di laminazione a freddo. Il metodo più semplice consiste nel versare del cloruro di rame ammonico. Se dopo poco tempo di forma una macchia coloro ruggine si tratta di una qualità al carbonio.

È possibile forare i nastri di acciaio?

Ovviamente a causa della sua solidità l’acciaio per molle non è proprio predestinato per essere perforato. Tuttavia è possibile. Generalmente per la perforazione si consiglia di utilizzare un trapano al cobalto e di utilizzare un numero di rotazioni ridotto, nonché un refrigerante.

È possibile saldare l’acciaio per molle?

Si può saldare l’acciaio per molle inossidabile. Per il materiale 1.4310 nel codice dell’acciaio del materiale per saldatura viene indicato con il codice materiale 1.4302.
Qualità in carbonio come p. es. C75S non sono facili da saldare. Quanto maggiore è il contenuto di carbonio, più difficile è la saldatura.

È possibile trattare l’acciaio per molle con il laser?

Tutti gli acciai per molle distribuite da Stahl-Becker possono essere trattati con il laser e vengono tagliati dai nostri clienti in impianti al laser. Spesso per lastre molto sottili viene impiegato il laser YAG.

Bisogna temprare ancora l’acciaio per molle?

Non è indispensabile. L'acciaio per molle inossidabile è già „duro“ alla fabbricazione. Gli acciai al carbonio come p. es. C75S sono disponibili sia in versione bonificata (ovvero temprati e rinvenuti) che in versione con ricottura di lavorabilità. La versione con ricottura di lavorabilità, dopo la produzione delle parti desiderate, può essere successivamente trattata termicamente.

Che cosa significa dilatazione?

Dilatazione in principio significa "Allungamento in rapporto alla lunghezza di origine"

Allungamento (alla rottura) A80:

L’allungamento alla rottura esprime di quanto si allunga un campione durante la prova di dilatazione fino alla rottura e riferisce alla lunghezza di origine. A80 => lunghezza di origine 80 mm

Che cosa significa resistenza alla trazione?

La lunghezza alla trazione Rm indica il limite in cui l’acciaio sottoposto a carico di strappa, quindi indica la tensione di trazione massima dell’acciaio. La resistenza alla trazione viene indicata con l’abbreviazione Rm. Si calcola dal quoziente della forza di trazione massima e del taglio trasversale di origine del campione (N/mm²). Rappresenta il punto massimo della curva di deformazione tensionale.

Che cosa indica il modulo E ovvero il modulo di taglio?

Il modulo E è la tensione matematica che produrrebbe una dilatazione elastica del 100% (modulo E medio dell’acciaio: 216.000 N/mm²). Il modulo E è anche il fattore di proporzionalità tra la tensione e la dilatazione.

Tensione = modulo E per dilatazione (legge di Hooke)

Che cosa indica la dilatazione a Rp?

Ci sono materiali il cui limite di elasticità (ovvero il passaggio dalla deformazione elastica alla deformazione plastica) non è di facile determinazione. Nel settore dell’acciaio per molle ciò riguarda i prodotti inossidabili. In questi casi per il limite di elasticità si indica in alternativa la dilatazione Rp 0,2%, ovvero la tensione con cui la dilatazione restante rimane 0,2% dopo la rimozione del carico. In questo caso viene effettuato un confronto con la retta di Hooke (la retta di Hooke è la retta che rappresenta la deformazione elastica durante la prova di dilatazione nel diagramma di deformazione tensionale) a intervalli del 0,2% di dilatazione restante. La tensione sul punto d’intersezione corrisponde al limite di elasticità alternativo Rp0,2.

Che cosa indica il limite di elasticità Re?

La tensione con cui comincia lo scorrimento plastico senza che aver applicato un ulteriore aumento di tensione (se la tensione addirittura diminuisce, c’è un limite di elasticità inferiore ReL e un limite di elasticità superiore). Il limite di elasticità definisce il passaggio dalla deformazione elastica a quella plastica.